Dalla tradizione alla produzione sostenibile
La pianta di uva fragola è molto resistente, cresce rigogliosa e in salute senza richiedere eccessivi trattamenti fitosanitari e non necessita di concimazioni chimiche.
Questo significa che non sono presenti livelli residui di questi prodotti, limitandone l’esposizione anche alle colture vicine.
L’uva fragola del Piemonte si presta ad una produzione sostenibile con utilizzo minino di concimi chimici. Il prodotto cresce nel rispetto delle risorse naturali. Matura, l’uva fragola del Piemonte arriva sulla tavola dei consumatori sana e appetitosa, pronta da essere gustata.
L’uva fragola esprime la sua sostenibilità anche a livello sociale, valorizzando colture e tecniche che ormai, negli ultimi 200 anni, rappresentano la tradizione di questo territorio.
Un connubio tra passato e futuro che mette in moto una spirale positiva per tutti i protagonisti di questa golosa storia.
Il presente, sotto la guida del Consorzio di tutela e valorizzazione, è fatto di visione e praticità, tutta l’attività porterà a rendere il territorio sempre più riconoscibile.
Lo sviluppo della coltivazione dell’uva fragola contribuisce alla biodiversità, andando a inserirsi in coltivazioni massive guadagnandosi spazi sempre più importanti. In un contesto dove storicamente a livello frutticolo si è sempre dato molta importanza alle coltivazioni di mele, albicocche, pesche e nella produzione cerealicola il ruolo da protagonista è stato date alle coltivazioni di mais, orzo, grano, ecco che l’uva fragola riesce a diversificare la biodiversità del territorio piemontese portando benefici importanti in tutto il settore.